lunedì 19 novembre 2007

Popoli : quarta parte

Il Comunismo doveva restare in vita fino a quando, senza ombra di dubbio, il suo progetto avesse raggiunto la meta prefissa ponendo delle situazioni irreversibili.
Lo Stato prescelto per fare da sostegno al comunismo fu la Russia. Questo Stato è il più ricco del mondo, l’estensione del suo territorio è immensa. Parte dall’Europa, attraversa tutta l’Asia , e nella sua estremità tocca il continente Americano. La sua lunghezza è di undici fusi orari. Le ricchezze del sottosuolo sono talmente enormi da dare la sensazione di essere inesauribili. Il terreno coltivabile permetteva di denominare la campagna russa “ granaio di Europa”.
Pertanto dal punto di vista delle ricchezze la Russia avrebbe potuto resistere ad una conduzione sumera-ideologica-comunista per decenni prima del tracollo economico.
Inoltre vi era il vantaggio del patrimonio del popolo. I popoli di questo impero erano in condizione di grande miseria e pertanto i cittadini russi si trovavano già nella condizione economica perseguita dal comunismo per i popoli.
Vi era un altro vantaggio, i popoli dell’impero russo erano in condizione leggermente superiore alla schiavitù, questo permetteva, di continuare a mantenerli in tale situazione col grande vantaggio di non ribellarsi quando i risultati economici del comunismo sarebbero stati evidenziati.
Ultimo ed importante vantaggio era che i padroni della ricchezza virtuale avevano creato le loro basi in America e negli stati europei e vedevano con timore il gigante russo con le sue ricchezze come un mezzo destabilizzante nel progetto di dominio.
Mettendo il comunismo in Russia si ibernava questo Stato in attesa di tempi, situazioni e possibilità di conquista anche di quella parte del mondo.
Chiarito questi particolari strategici, si possono verificare i tempi storici.
Si incominciò con permettere una rivoluzione di carattere marxista in Russia nel 1905. Intanto si formava la classe dirigente che avrebbe nel momento opportuno trasformato l’impero russo in impero comunista.
L’uomo con il compito di guida era Vladimir Il’jè Ul’ianov detto Lenin (1870-1924). Egli entrò nel movimento rivoluzionario dopo la morte (1887) di un suo fratello, giustiziato per aver partecipato ad un complotto contro lo zar. Da questo fatto capì come l’elemento insurrezionale del popolo non era di facile applicazione se originato autonomamente.
Lenin era un avvocato ed aveva un base culturale solida ricevuta dalla madre di religione ebrea.
La sua attività culturale rivoluzionaria divenne frenetica. Intanto si era arrivati alla prima guerra mondiale. Questa guerra aveva avuto diversi compiti, obbligare gli Stati ad emettere tanta carta moneta in modo da rendere impossibile il ritorno alla coniazione di monete metalliche con metallo nobile, problema risolto ufficialmente al Congresso di Genova del 1922. Un altro compito era l’eliminazione dell’impero austriaco e conseguente abolizione del Sacro Romano Impero, per terminare l’opera di Napoleone. Ma la prima guerra mondiale venne usata per far entrare il comunismo in Russia.
Nel 1917, quando ormai era evidente la perdita della guerra da parte della Germania e dell’Austria, l’esercito russo in guerra contro gli imperi centrali (tedeschi) si ribellò, e precisamente la guarnizione di Piretroburgo (i soliti pretoriani facilmente manovrabili) determinando il 15 marzo l’abdicazione dello Zar Nicola I°.
La Germania era preparata al momento, essa era in guerra con la Russia, ora essendo scoppiata la rivoluzione e venendo mancare lo Zar, il governo tedesco logicamente aveva tutto l’interesse affinché la rivoluzione continuasse per rendere inoffensivo l’esercito imperiale russo. I tedeschi accettarono di mandare Lenin in Russia per fomentare la rivoluzione e mettere quello Stato in una situazione di disordine politico-militare.
Il giorno successivo all’abdicazione dello Zar, Lenin con altri compagni, viaggiando su un vagone ferroviario praticamente piombato venne portato dalla Svizzera, dove era in esilio, in Russia.
Il tempismo indica come dietro all’operazione vi era una organizzazione trasversale agli Stati seguendo un progetto da realizzare. Il 16 aprile Lenin arrivò a Pietrogrado ed inizio la rivoluzione, nel marzo 1918 l’esercito era completamente disgregato, ed iniziò una guerra civile protratta fino al 1921.
Da questo momento il comunismo ha uno sponsor economico militare per sostenere questa eresia sumera. Certamente, senza tanti pubblicità, la Russia ebbe sempre un sostegno da parte dei creatori della ricchezza virtuale, ma il compito fu immane. E’ vero che il comunismo ha realizzato il suo compito di distruzione della famiglia, creando nell’immaginario dell’uomo il concetto della non ingerenza del popolo nella produzione della ricchezza virtuale, però i russi hanno dovuto sopportare situazioni impossibili i cui segni si vedranno per molto tempo.
In corso di opera la Russia dovette anche esercitare il compito di nemico della libertà dei popoli già entrati nel compito di supporto della ricchezza virtuale.
Grazie all’impero sovietico gli Stati Uniti si assunsero il compito di difensore della libertà, e tale era il disastro in Russia da rendere accettabile la libertà difesa, anche se un po’ effimera. Si chiudeva un occhio su questa supremazia Statunitense basata sul dollaro come unica moneta egemone mondiale. Come il comunismo aveva bisogno di un impero per potersi imporre, così la ricchezza virtuale ebbe il suo impero di sostegno.
Nell’Unione Sovietica la ricchezza virtuale non aveva molto spazio, tuttavia la dittatura non permetteva da parte dei popoli soggetti l’accumulo della ricchezza, questa era tutta accentrata in attesa dell’interessamento delle società segrete anche per quella parte del pianeta.
La nuova filosofia della ricchezza aveva approfittato della situazione per assorbire il mondo a zone per non incorrere in ingorghi monetari pericolosi.
Il Cristianesimo fu la prima eresia sumera ed aprì la strada all’Islamismo. Anche l’ideologia comunista ebbe una derivazione culturale.
In Germania il Comunismo aveva trovato assertori e detrattori, ma questa nuova ideologia aveva determinato una strascico.
Finora le eresie numeriche erano tali perché prima il Dio e poi il Comunismo venivano predicati a tutti popoli. Ora in Germania ebbe origine una nuova ideologia. Il Socialismo non più predicato per tutti ma come punto di riferimento per un solo popolo.
Fu la nascita del Nazionalsocialismo. Il suo ideatore fu Hitler (1889-1945) fondò nel 1920 il partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi. Hitler si ispiro al pensiero del filosofo ebreo Hermann Cohen (1842-1918) fondatore della scuola di Marburgo propugnante un socialismo non materialista e sostenendo la superiorità spirituale del popolo tedesco.
Il tutto derivava dalla associazione Democratic Federation fondata dall’ebreo Hyndman insieme alla sua convivente Eleonara, figlia di Carlo Marx.
Quale era l’utilità del Nazionalsocialismo? Primo punto era sfruttare il concetto della ideologia come mezzo per compiere azioni politiche. Il Comunismo aveva il compito culturale di distruggere i popoli ma non aveva il compito di occupare il mondo e specialmente le zone sotto trasformazione nella ascesa della ricchezza virtuale.
Vi era una incongruenza nel Nazionalsocialismo in quanto si identificava nel Socialismo, creato per distruggere i popoli, un mezzo per proporre il Nazionalismo.
Questo sta a dimostrare come tutti i pensieri sumeri hanno la virtù di adattarsi con accorgimenti a qualsiasi interpretazioni
Ed allora ai confini della Russia fu creato questo partito e precisamente in Germania.
La ricchezza virtuale aveva bisogno di affermarsi ed era necessaria un’altra guerra. Non si poteva fare una guerra religiosa od ideologica, ed allora era necessario affidarsi alla tradizione ed al sentimento dei popoli, approfittando dell’esistenza del sentimento nazionalista in Europa, grazie ancora agli scarsi risultati di penetrazione della coltura comunista.
Hitler ebbe grandi aiuti, secondo le accuse del cancelliere Bruening, dal capo del sionismo in Germania, ed essendo il suo partito destinato ad una guerra esterna venne messo al potere, non attraverso una rivoluzione che diventa immancabilmente una guerra civile, ma attraverso il voto democratico. In tale modo non veniva intaccato il collante nazionalista.
La futura guerra mondiale sarebbe stata dura e si aveva bisogno di tutto il nazionalismo tedesco possibile.
Hitler tento una insurrezione armata nel 1923, ma tutto fallì. Hitler venne imprigionato nella fortezza di Landsber dove grazie alle capacità interpretative dell’ebreo Emile Maurice espletò il suo credo politico nel libro “ Mein Kampf “. In seguito fu sponsorizzato dalla AEG americana, diretta in Germania dal banchiere ebreo Kurt von Schroder, con 60 mila marchi d’oro. Riuscì il 5 marzo 1933 ad ottenere il 43,9 % dei voti e fu nominato Cancelliere.
L’operazione venne facilitata dall’arresto di tutti i dirigenti del partito comunista tedesco 13 giorni prima delle votazioni per l’accusa di incendio doloso del palazzo del Reichstag.
Non bisogna mai dimenticare che il Comunismo ed il Nazismo sono tutte e due ideologie socialiste pertanto erano affini.
Hitler e Stalin insieme si accordarono nel 1939 per l’occupazione da parte della Russia delle repubbliche baltiche, la Bessarabbia romena e la Bucovina settentrionale. La Germania occupò il resto della Polonia ed Hitler poté dimostrare al suo popolo la propulsione del Nazionalsocialismo.
Questo fu un contatto tra le due eresie su mere che avevano sostituito al dio monoteista l’ideologia.
Questi due uomini si assomigliavano, la loro comune origine ideologica permise l’uccisione di milioni di uomini in nome della loro eresia attraverso i campi di sterminio.
Essendo dalla parte dei vincitori della guerra 1939-1945, ed essendo il Comunismo ancora necessario al progetto culturale di distruzione dei popoli, si conosce poco dei campi di sterminio comunisti della Russia.
Invece per i nazisti avendo perso la guerra furono rilevati nella sua totalità i campi di eliminazioni, ben organizzati grazie anche a Reynhard Heydrich, un ebreo, estensore della “soluzione finale della questione ebraica “.
Questa marchio segue come una maledizione le eresie numeriche.
Il Cristianesimo con le sue persecuzione dal 377 d.C. sugli adoratori del dio Mitra, alle crociate, alle persecuzioni degli albigiesi, ai roghi degli eretici.
L’Islam con i suoi massacri per la conquista dei popoli da convertire.
Il Comunismo ed il Nazismo con il loro concetto di eliminazione pianificata.
Forse c’è qualcosa nel pensiero sumero che quando entra in forma eretica non funziona.

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