martedì 25 dicembre 2007

Ricorso seggi senato votazioni 2006

Vi è un ricorso della Rosa nel Pugno per le votazioni politiche al Senato .

Il ricorso è stato effettuato in quanto detta lista non ha ottenuto senatori, non avendo superato lo sbarramento del 3% a livello regionale necessario alle liste in coalizione.
Per le liste non coalizzate ma singole lo sbarramento era dell’8% a livello regionale .
Ora il ricorso si riferisce per una interpretazione delle legge qui riportata nel tratto inerente al riparto dei seggi al Senato.

http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/dossier/legge_elettorale/nuova_legge_petrillo.html
4.2. Il riparto dei seggi è effettuato, ex art. 16 T.U. Senato, con metodo proporzionale (secondo la tecnica dei quozienti interi e dei più alti resti) salvo che nessuna lista o coalizione abbia conseguito, ad una prima attribuzione, il 55% dei seggi previsti per la regione considerata (con arrotondamento all’unità superiore), e nel rispetto di diverse soglie di sbarramento.
Accedono, infatti, al riparto dei seggi solo:
1. le liste non coalizzate che abbiano conseguito almeno l’8% dei voti validi su base regionale;

2. le coalizioni che “ siano composte da almeno 1 lista che abbia conseguito almeno il 3% dei validi a livello regionale.
1. abbiano conseguito, sommando i voti di tutte le liste che la compongono, almeno il 20% dei voti su base regionale e
2. siano composte da almeno 1 lista che abbia conseguito almeno il 3% dei voti validi su base regionale;
Nell’ambito delle coalizioni che soddisfino tali requisiti, accedono al riparto dei seggi solo quelle liste che abbiano conseguito almeno il 3% dei voti validi su base regionale. Non sono previsti meccanismi di “ripescaggio” come quello del “miglior perdente” previsto alla Camera.
Nell’ambito, invece, delle coalizioni che non soddisfano i requisiti di cui sopra, accedono comunque al riparto dei seggi le liste che singolarmente abbiano ottenuto almeno l’8% dei voti su base regionale.

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Il punto che viene attaccato dal ricorso è nella frase “””””siano composte da almeno 1 lista che abbia conseguito almeno il 3% dei voti validi su base regionale””””
Ossia asseriscono che se una coalizione ha assunto almeno il 20%, deve però avere nel suo interno una lista che abbia raggiunto il 3%.
Allora escono con il ragionamento che in questo caso tutti i seggi assegnati alla coalizione verrebbero presi dalla unica lista che supera il 3%.
E nella legge non è detto che i seggi vengono presi da quella sola lista.

Ma.
La legge in quel caso avrebbe dovuto fare un esempio, e gli esempi non vengono fatti per legge.
La frase “avere almeno una lista al 3%” significa che i voti assegnati alla coalizione abbiano un riscontro di almeno una lista all’interno della coalizione in possesso del diritto di conseguire tali seggi.

Ossia parlando di una sola lista non si da il via libera a liste con percentuali inferiori allo sbarramento, ma si riafferma come lo sbarramento del 3% sia in effetti il punto fondamentale per avere il diritto di ottenere i seggi.

Pertanto si stanno arrampicando sugli specchi.
Se poi i seggi verranno assegnati, non bisogna stupirsi, siamo in italia.