venerdì 28 marzo 2008

ABOLIAMO LE PROVINCE

Programma della lista:

ABOLIAMO LE PROVINCE

MENO SPRECHI, MENO TASSE

La lista “ABOLIAMO LE PROVINCE, MENO SPRECHI MENO TASSE”

nasce dalla volontà di un gruppo di cittadini esasperati dalla inefficienza e incompetenza della classe politica che ci rappresenta.

Una vera e propria “casta” a cui tutto è dovuto, ma che è mantenuta da noi cittadini, con una imposizione fiscale assillante, economicamente non più sopportabile.

Un paese che desidera tenere il passo con le altre potenze economiche mondiali deve tagliare tutte quelle spese inutili, di matrice politica, che incidono profondamente sulla pressione fiscale complessiva, riducendo in maniera determinante il reddito dei cittadini.

Molte parole si sono spese, nel corso degli anni e da parte di tutte le forze politiche, per limitare le spese improduttive, quelle che, di fatto, mantengono in vita una classe politica inamovibile e fine a se stessa.

La speranza di una politica al servizio dei cittadini è stato rimpiazzato dal vecchio concetto del cittadino-suddito, vessato dai nuovi “signori”.

Nuovi “signori” assai più avidi che nel passato, quando si accontentavano di prelevare al suddito la cosiddetta “decima”, cioè la decima parte della ricchezza prodotta.

La situazione è tale che impone un drastico cambiamento in tutto il paese, con l’obbiettivo di razionalizzare le spese, sopprimendo gli enti inutili, incapaci di offrire servizi ai cittadini.

Un esempio emblematico sono le province.

Oggi non sono che un ulteriore costo inserito tra i comuni e le regioni, con la creazione e il mantenimento di organismi politici (consiglieri provinciali, commissioni consiliari, assessori, presidenti ecc.) totalmente superflui.

Le attuali competenze possono essere svolte o dalle regioni o direttamente dai comuni, senza bisogno di creare altri enti politici-amministrativi.

La nostra richiesta di abolire le province, tutte le province, la porteremo ai più alti livelli, ma senza alcuna forma di autolesionismo.

Noi amiamo la terra astigiana, la sua cultura, la sua lingua, il suo patrimonio artistico, il suo vino, la sua cucina, i suoi paesaggi, le colline, i suoi paesi, la sua gente.

Questa è la vera provincia di Asti, non la classe politica che la sfrutta.

Al governo della provincia di Asti, la nostra lista provvederà a ridurre sia il numero di assessori, sia gli stipendi, si utilizzeranno le professionalità presenti tra i dipendenti invece che affidare costosi incarichi a terzi, e si farà tutto quanto possibile per portare ad una diminuzione dei costi e, di conseguenza, ad una diminuzione delle imposte pagate dai cittadini.

L’abolizione delle province permetterà un maggior potere dei comuni, specialmente quelli minori.

In tal modo si valorizzerà e si rafforzerà quella civiltà dei comuni che è parte integrante della cultura e della storia della nostra terra.

Al governo della provincia porteremo l’istanza di diminuzione delle imposte e delle tasse a tutti i livelli, sia regionali che nazionali.

La diminuzione di spesa che si otterrebbe dalla soppressione degli enti inutili o superflui, dalla riduzione dell’occupazione politica del sistema, dalla diminuzione della spesa della politica nello Stato, determinerebbe riduzioni fiscali ed agevolazioni, aumentando le disponibilità finanziarie dei cittadini.

La diminuzione di imposte e tasse sarebbe possibile in questi termini: la deduzione dall’imponibile della denuncia dei redditi per i figli a carico fino a 21 anni deve essere aumentata di 5000 euro per ogni figlio; la deduzione per altri familiari a carico va aumentata di altri 3000 euro oltre la attuale; per le famiglie con figli minori di 21 anni a carico diminuzione dell’interesse bancario sul mutuo per la prima casa al 0,2%; deduzione dall’imponibile dell’80% delle tasse scolastiche; deduzione dall’imponibile fino ad un massimo di 500 euro annuale per ogni nucleo familiare inerente alla spesa dell’energia elettrica; deduzione dall’imponibile da 100 euro fino a 300 euro per persona per il riscaldamento, a seconda della fascia climatica del comune in cui si ha la residenza; deduzione dall’imponibile dell’importo dell’affitto per abitazione principale fino ad un massimo di 150 euro mensili per persona; deduzione dell’imponibile frazionati in 5- 10 anni del 60% delle spese di ristrutturazione straordinaria della prima casa; aumento della detrazione delle spese mediche; eliminazione dell’ICI sulla prima casa; riduzione dell’IVA al 4% per le spese di ristrutturazione della prima casa; ogni cittadino con patente di guida avrà diritto ad avere 200 litri di carburante all’anno con le accise ridotte dell’80%; tassa di circolazione diminuita dell’80%; tassa sul passaporto diminuita dell’80%; canone RAI diminuito dell’ 80%, IVA sui libri scolastici diminuita al 4%.

La strada per non essere più sudditi comincia da qui:

ABOLIAMO LE PROVINCE, MENO SPRECHI MENO TASSE!!!