domenica 18 novembre 2007

CESARE: (prima parte)


L’interesse sul denaro viene comunemente denominato usura. Tale parola è di origine sumerica e deriva dal vocabolo vitello.
L’interesse veniva considerato un parto del denaro, in quanto il capitale era interpretato come una essere vivente.
L’interesse bancario determina la rovina dei popoli, infatti gli ebrei avevano nella loro religione la proibizione di imprestare denaro con interesse ai propri confratelli..Gli antichi erano a conoscenza come l’applicazione degli interessi arricchiva i ricchi e impoveriva i poveri.
Questo creava degli squilibri sociali .L’interesse sul denaro era proibito fin dal concilio di Nicea del 325.Nel periodo romano invece l’attività di usura era fortemente praticata. I denari servivano ad armare gli eserciti ed i debiti venivano pagati con i proventi delle razzie.Bruto l’uccisore di Cesare apparteneva ad una famiglia dedita alla attività bancaria, imprestandoli denaro il denaro con l’interesse raggiungente talvolta il 40%.
Visto il grave danno arrecato alla comunità dagli interessi, presso gli antichi era sorta la celebrazione di anni giubilari durante i quali uno dei principali provvedimenti era quello della remissione dei debiti talvolta anche solo parziamente.
Giulio Cesare prima di essere ucciso indisse un anno giubilare i cui i debiti vennero ridotti ad un quarto.
Forse per questo fu ucciso dal banchiere Bruto.
La continuazione sistematica dell’applicazione del concetto di interesse porta ad una tale sperequazione da determinare una instabilità politica mascherabile solo attraverso le guerre.
Per evitare la doverosa necessità di ricorrere ai metodi cruenti per stabilizzare il capitale nelle società avanzate si resero e si rendono ancora oggi necessarie delle opere grandiose permettenti l’impiego del capitale, creando comunque nuove fonti di interesse.
Le opere non devono assumere un carattere di utilità in quanto determinerebbero economicamente il concetto di restituzione del denaro alle popolazioni.
Le opere forniscono una momentanea utilità nel creare lavoro per fornire parzialmente una restituzione del denaro ai cittadini attraverso il pagamento della prestazione dell’opera. Il lavoro infatti essendo determinato e limitato da due fattori che sono il tempo e la fatica, crea un ritorno del denaro calibrato e senza improvvisazione.
Guai se le opere fossero di qualche utilità. Esempio le piramidi sono state opere che hanno risolto il problema del gigantismo del capitale senza determinare un utile per gli egiziani. In questi casi di esplosione del capitale assolutamente non devono essere compiute opere di utilità come, case, scuole, ospedali.
Devono essere compiute opere inutili e pertanto devono essere giustificate come opere di immagine.
Esempio le piramidi, le olimpiadi.
Una opera inutile per la comunità ma con un grande contenuto di impiego a fondo perduto è il Treno ad Alta Velocità. Infatti studi accurati stabiliscono non esservi un ritorno economico dall’opera (sempre che funzioni). Il tunnel sotto la Manica, già fallito due volte economicamente, è un esempio di queste opere aventi lo scopo di equilibrare il capitale affinché non sia costretto ad arrivare alla applicazione degli anni giubilari di antica memoria storica precristiana.
Si deve ricorrere ad una situazione atta ad impedire la corsa sfrenata della società nello spendere capitali in modo da essere completamente inutili. Dal treno ad alta velocità si dovrà passare al ponte sullo Stretto di Messina, oltre tutto considerato pressoché irrealizzabile.
Tuttavia il capitale ha bisogno di queste opere lunghissime nel tempo, necessarie a creare una continua limitazione del capitale attraverso gli sperperi.
Queste grandi opere diventano una programmazione a lungo termine per evitare lo studio di continue creazioni di marchingegni per la spesa del capitale.
Le tangenti determinate da queste opere sono necessarie per tacitare i politici, che pur essendo consapevoli dell’inutilità di tali opere faraoniche, devono approvare queste spese. Essi sono di facile condizionamento in quanto per far sopravvivere i loro partiti sono stati condizionati da un continuo stato di necessità. La gestione dei partiti è diventata molto onerosa in quanto, dovendo sempre emanare leggi contrarie a quanto promesso votare, sono obbligate a ricorrere al denaro come proprio sostegno venendo a mancare il consenso della militanza.
Le uniche alternative alle opere faraoniche per curare la malattia di elefantiasi del capitale consiste nella guerra. Questa raggiunge lo scopo in quanto come le grande opere di immagine non porta alcun vantaggio alle popolazioni. Anzi!.
Se si vuole risolvere il problema deve cessare la necessità esponenziale di costruire queste piramidi, si dovrà nuovamente applicare i famosi anni giubilari in cui venivano condonati totalmente o parzialmente i debiti.
O si arriva a questo o salta il sistema.
Adesso sinistra e destra, marxisti o nazisti, sono obbligati inesorabilmente ha effettuare questa opera inutile del TAV.
Invece con il condono dei debiti dei cittadini si risolve il problema del capitale e del suo interesse che in un primo tempo lo ingigantisce ma a lungo andare lo rode dall’interno facendolo cadere.
Pertanto l’ unica situazione è di creare un momento sabbatico in cui vengano condonati tutti i debiti.
Per non creare confusioni sperequazioni e determinare una giustizia sociale si può incominciare di azzerare tutti i mutui delle prime case dei cittadini. In tal modo non si condonano i debiti contratti per gli sperperi ma si aiutano i cittadini che hanno necessità della casa per impostare la famiglia.
In tal modo toglieremo quella cappa di piombo sovrastante milioni di cittadini italiani.
Se non si procede in questo modo il denaro accumulato con l’interesse ci porterà ad una guerra.
Si vedono i segni.
Vogliono la guerra di religione e i politici più inguaiati sono obbligati a fomentarla.

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