domenica 18 novembre 2007

CESARE : (quarta parte)

Lutero non era una figura carismatica e consapevole di non essere alla altezza di creare da solo un grosso movimento religioso centralizzato, subissato dai feudatari ansiosi di allontanare lo sfruttamento romano, diede inizio ad una rivolta in cui ognuno potesse identificarsi nel modo in cui considerava la riforma
Conseguentemente ciascuno era messo in condizione di trasformare la propria sensibilità religiosa in una corrente, determinando la base per la proliferazione delle confessioni religiose. Per avere l’appoggio finanziario dovette blandire i banchieri e il Protestantesimo tolse la condanna dell’usura.
La Chiesa di Roma non cedette sui principi religiosi, ma per sopravvivere, dovette accettare di non più condannare l’attività bancaria.
Roma per non continuare ad esporre il fianco alle critiche dovette iniziare un decisivo risanamento morale del suo Clero. Conseguentemente migliaia di persone con l’intenzione di rifugiarsi nella Chiesa per sbarcare il lunario, di fronte all’acuirsi di restrizioni comportamentali, preferirono abbracciare altri campi per affrontare la vita. Da questa classe nacquero coloro che per capacità ed intelligenza riuscirono a svolgere lavori, servizi, creando ricchezza senza ricorrere alla depredazione di tipo religioso dei popolani. Nasceva così la borghesia su vasta scala e si ampliava l’arco di coloro aventi la necessità di rivolgersi alle banche onde ottenere dei prestiti. Anzi questa classe borghese creò essa stessa nuove forme bancarie. Le uniche a rimanere grandi clienti delle banche, come sistema, furono le classi dei regnanti obbligati a ricorrere all’argento per fare la guerra per sfoggiare il potere.
Si consolidava quel senso di sudditanza verso i banchieri dei regnanti, questi non potevano gestire una banca, sia per incapacità e sia perché se delegavano a qualcuno la conduzione sarebbe fallita causa l’impossibilità di trovare persone integerrime e capaci tra i loro cortigiani.
Nel diciottesimo secolo sorsero le banche centrali a cui i governanti facevano ricorso. Con l’invenzione della carta moneta le banche potevano creare quella ricchezza virtuale grazie alla quale si determinava una forte disponibilità finanziaria per soddisfare le richieste di prestiti. Contemporaneamente i membri della nuova classe della borghesia si erano collegati per difendersi dalla Chiesa di Roma e dalle classi regnanti traenti il loro potere dall’imprimatur religioso.
Tali unioni della borghesia per meglio sopravvivere assunsero l’aspetto di società segrete e si coagularono con il nome di Massoneria.
Dal 1730 i regnati riconobbero l’utilità delle banche centrali, uniche ad essere credibili nel garantire la carta moneta. Ai sovrani fu permesso di continuare a coniare le monete metalliche. Per due ragioni, ai sovrani piaceva stampare la propria effige sulle monete e queste diventavano un modo visibile per confermare il potere, ed inoltre perché le monete avevano un basso titolo di signoraggio.
Il signoraggio rappresentava la possibilità nella coniazione delle monete di usare il metallo nobile in quantità inferiore al valore rappresentato dalle monete medesime. Da questo il signore coniatore ricavava un utile. Però mentre il signoraggio per le monete era una modesta percentuale del valore rappresentato dalla moneta, invece la carta moneta aveva un valore di signoraggio vicino alla totalità del valore segnato sulla banconota. Pertanto le banche presero a stampare solo carta moneta ottenendo un utile elevatissimo.
Gli Stati si trovarono nel periodo napoleonico, di fronte al fatto compiuto. Le banche centrali erano diventate fonte di accumulo di ricchezza virtuale e continuavano ad esistere nonostante i continui cambiamenti politici. Si doveva solo attenersi ad alcune precauzioni ossia non seguire l’euforia della esagerazione nell’emissione delle banconote , e il gioco era fatto. Negli Stati cambiavano i presidenti o i re, e chiunque giungesse al comando si trovava di fronte la banca pronta ad appoggiarlo, s’intende sempre dietro il riconoscimento di conservare il diritto della emissione monetaria. Nessuno aveva il coraggio di modificare questo privilegio, perché in caso contrario sarebbe saltata la stabilità economica del paese, e non si voleva assistere alla esplosione del proprio Stato in cui si era giunti per modi differenti a comandare.
Si creava così un grosso marchingegno, le banche centrali grazie alla Massoneria si erano sempre tenute legate fra di loro e avevano fatto cartello in grado di comandare il mondo. Dove non vi è riuscita la Chiesa di Costantino vi è arrivata la ricchezza virtuale.
Le banche centrali stampano carta col costo praticamente zero e la imprestano allo Stato e questo paga un interesse, si intende minimo, alla banca medesima. Questo processo portato vanti per moltissimi decenni crea una ricchezza enorme senza sfogo, solo il prestito permette la realizzazione della ricchezza virtuale, questa muore se non esistono i debiti. L’unico sistema è di aumentare i debiti pubblici degli Stati, di tutti gli enti che lo compongono, di tutte le attività ed infine arrivare attraverso al consumismo ad indebitare tutti i cittadini: Si deve arrivare ad imprestare il denaro ai diciottenni affinché possano continuare negli studi o nei primi approcci della vita. In tal modo il cittadino quando entra nella fase produttiva deve incominciare la sua vita già indebitato.
Il debito diventerà la base portante dell’uomo.
In tal modo ogni uomo diventerà il propugnatore della nuova divinità rappresentata dalla ricchezza virtuale, priva dei difetti del Dio monoteista che non si vede e non si sente la sua presenza, ne avrà i difetti del Dio denaro che essendo tangibile assume un aspetto limitante non consone alla divinità.
Questa spinta all’indebitamento è necessaria alla sopravvivenza dell’attuale sistema bancario: Tuttavia il sistema non è fine a se stesso, la ricchezza virtuale e i suoi centri (banche) attualmente si prefiggono il fine di dominare il mondo. Ne è esempio l’Unione europea creata dalle banche e non dai politici e tanto meno dalle popolazioni.
La strada per il dominio universale è ancora lunga ed i poteri mondiali tendono ad aumentare l’indebitamento a tutti i livelli, questo permette l’uso apocalittico senza contropartita della ricchezza virtuale, stimabile forse a livello mondiale pari a 60 milioni di tonnellate d’oro.
Le banche sono sull’orlo dell’esplosione e se rivuole ritornare ad un vivere civile occorre arrivare ad un anno sabbatico in cui vengono rimessi tutti debiti. Si ricomincia da capo e si potrà avere un periodo di tranquillità relativa come l’ultimo secolo, nonostante i danni enormi creati dalla ricchezza virtuale accumulata. Si è riusciti a superarlo con meno di 100 milioni di morti per guerre.
Se tale operazione non viene compiuta entro due al massimo tre decenni, anche solo parzialmente, entro mezzo secolo la popolazione mondiale incomincerà a calare da oltre sette miliardi a poche centinaia di milioni.
“Care banche vi hanno lasciato correre ed adesso avete il cappio al collo. La storia vi ha strumentalizzato.
Forse l’esistenza delle banche è stata permessa come limitatore all’esplosione geometrica del numero degli umani.
Il Dio denaro vuole perdonare per ritornare ad essere Dio.
Prendere o lasciare.

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