venerdì 26 ottobre 2007

TEMPLARI (Parte prima)

I Templari sono stati determinanti nella creazione della società moderna in cui viviamo.
Se la religione è un modo di coinvolgere l’uomo per meglio istradarlo nelle vie preordinate dai gestori della religione, il condizionamento necessariamente deve avvenire da parte di una sola origine.
Nelle religioni desiderose di avere un futuro pressoché illimitato è presente il detto che non si possono servire due padroni.
Per risolvere questo problema le uniche religioni rimaste sono monoteiste e volendo avere un senso dell’unicità di direttiva si dovette intraprendere la strada della predicazione di un Dio unico e cancellare il politeismo. Solo la Chiesa di Roma ha cercato, per meglio venire incontro alle umane aspirazioni, di risolvere le tendenze politeiste con i santi.
Un solo Dio padrone delle regole impregnanti il modo comportamentale dell’uomo.
Il problema non è semplice, era facile per Mosè predicare il Dio unico fornendo la manna tutti i giorni (eccetto il sabato perché al venerdì se ne raccoglieva per due giorni), oggi il Cristianesimo fornisce come unica promessa reale i mezzi per avere la possibilità dopo morti di poter accedere al Paradiso Però per i momenti della vita l’uomo deve pensare a se stesso.
Grazie all’ invenzione del baratto, in seguito della moneta consolidato dal concetto di possesso e di proprietà, nasce il senso della ricchezza e dei beni materiali i quali, senza grandi promesse filosofiche, determinano il tenore della esistenza.
La religione è una visione della vita predicata come alternativa o complementarietà alla cultura dell’essere umano.
La cultura naturale se non coltivata e condizionata in continuazione prende il sopravento, conseguentemente essa insorge ed è semplicemente umano osservare come l’uomo persegui la ricchezza come metodo facilitato per la propria sopravvivenza e dei propri figli
Pertanto, in fondo, l’uomo per la sua esistenza deve seguire due padroni, il Dio che gli avvolge l’animo e la ricchezza identificabile con il Dio denaro.
Il desiderio di ricchezza è derivante da un processo umano di considerare la vita. Se non vi è alcuno a predicare la religione della ricchezza ciascun uomo (quando perseguita il proprio benessere materiale come la stragrande maggioranza) diventa sacerdote di se stesso.
Le religioni per poter proseguire hanno bisogno di una struttura formata da coloro nella cui funzione sentono la soddisfazione delle proprie aspirazioni morali ed anche materiali.
Quando l’uomo diventa sacerdote di se stesso nella sua religione inconsapevolmente toglie spazio alla religione predicata, conseguentemente diminuisce lo spazio creato da ogni religione e conferito al proprio clero.
Più religione naturale, meno religione imposta, minor sfruttamento, meno spazio al clero.
Nell’uomo non si possono uccidere tutte le inclinazioni naturali, pena la scomparsa del genere umano, risulta evidente come gli uomini servono due religioni il Dio unico e il Dio denaro; allora perché non fare una chiesa appartenente al secondo Dio?.
Si fa una nuova Chiesa, sorgono nuovi posti per un clero desideroso di sbarcare il lunario, si aprono nuovi orizzonti di sfruttamento. D’altronde l’uomo è sempre stato politeista e si può aggiungere un nuovo Dio.

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