venerdì 19 ottobre 2007

DOLLARO,LA GUERRA (parte seconda)


La produzione degli Usa aumentava ed occorreva trovare i mercati.
Grazie allo sfruttamento dei nuovi immigrati, gli USA non avevano più necessità del protezionismo, anzi cercarono di fare togliere le barriere per i suoi prodotti industriali nel mondo.
Questo problema non era semplice, l’unico modo di esportare era quello di creare una domanda impellente di prodotti in Europa.
La guerra determina un’incentivazione maggiore all’assorbimento dei manufatti.
Gli Stati nel momento bellico, non solo producono di meno ma contemporaneamente consumano di più.
Dopo il 1900 i prodotti bellici avevano avuto un grande sviluppo.
Maggiore volume di fuoco, maggior numero di bocche ed aumento di mezzi.
Solo la guerra avrebbe determinato l’abolizione delle barriere doganali verso l’importazione di materiale bellico.
Gli USA, ex colonia europea, in poco più di un secolo hanno trasformato l’Europa in una loro colonia.
I cittadini europei vennero divisi in due categorie, quelli che dovevano combattere tra di loro per consumare i prodotti bellici e rimanevano in Europa, e quelli che dovevano produrre, e non trovando sostentamento in patria, dovevano emigrare in America.
La prima guerra mondiale fu un successo economico.
Furono accontentati i globalizzatori.
Si eliminò definitivamente il Sacro Romano Impero (Austria) ultimo residuo del potere temporale simbolo del potere della Chiesa di Roma.
Le logge sataniste, sempre messe da parte, ebbero esaudite le loro aspirazioni.
Tutti gli Stati europei si infilarono nel sistema bellico e vennero divisi in due parti: quelli che dovevano perdere e furono depauperati dopo la sconfitta con alte imposizioni economiche.
I secondi i vincenti furono ripuliti attraverso un acquisto enorme di materiale bellico dagli USA.
Questi per non apparire come approfittatori parteciparono anche loro alla guerra verso la fine.
Così gli Usa, dopo aver bidonato con il dollaro di carta nel 1776 i coloni americani, dopo 140 anni portarono via dal mondo una enorme quantità di oro.
Il governo americano riceveva, per le forniture belliche, il pagamento in oro dagli alleati e poi pagava le sue industrie con della carta stampata.
Questo creò una euforia, in seguito non furono capaci di controllarla, si arrivò ad una depressione economica che divenne mondiale.
Questa crisi servì a far pulizia di molti sprovveduti incapaci di comprendere come l’arrivo della ricchezza era stato programmato e non era un miracolo.
Il trucco della guerra era magnifico, si pensò, dopo la prima, di farne un'altra e si sovvenzionò Hitler.
Gli furono consegnati armamenti, denaro, aperture di credito, impiantazione di stabilimenti industriali. Hitler iniziò la guerra e gli americani dopo due anni incominciarono ad inviare nuovamente armi in Europa.
Gli USA per salvare la faccia dovettero partecipare.
Pulirono il mondo dell’oro, eccetto l’Argentina a cui in seguito fu preso tutto (si continua ancora oggi).
L’America cercò di prolungare il più possibile il periodo bellico ma non vi riuscì.
Nel ‘45 dovette vincere e finì l’affare.
Però vi era un problema, quando finì la guerra in Europa, cessarono le vendite di armamenti e gli Stati Uniti si trovarono da soli a combattere contro i giapponesi.
Dovevano fare la guerra senza alcun cliente.
Allora, seguendo il buon senso cercarono di mettere fine al conflitto non procurante più oro.
E qui gli americani fecero il più grave sbaglio economico della storia.
Misero le basi della distruzione della loro economia.
Per terminare in fretta la guerra, buttarono la bomba atomica.
Questa arma era stata studiata dai tedeschi desiderosi di avere una arma segreta che il mentecatto Hitler cercava di trovare nell’Arca della Santa Alleanza smarrita dagli ebrei.
Fino a pochi anni or sono erano ancora vivi alcuni italiani, prigionieri durante l’ultima guerra in Germania. Essi liberati dagli Americani aiutarono a caricare sulle navi statunitensi quelle apparecchiature tedesche necessarie a perfezionare e rendere maneggevole ed usufruibile la bomba atomica in preparazione nell’ America.
Con tale mezzo gli USA misero in ginocchio quei nipponici convinti di combattere fino all’ultimo uomo.
Gli USA in un primo momento ricevettero un beneficio economico, ma da quella prima bomba atomica terminò il business della guerra.
Con le bombe atomiche non si possono più intraprendere delle guerre perché queste non possono durare.
Gli americani sono un popolo giovane e come tutti i giovani fanno i bulli sulle piazza del paese per farsi vedere dalle ragazze.
Pertanto per sentirsi importanti, per darsi un tono ed anche per dare un po’ di lavoro alle proprie industrie degli armamenti sono obbligati a fare delle guerre.
Causa questo pericolo di autodistruzione, nessun Stato vuole impegnarsi ed alla fine degli anni ‘60 gli USA intrapresero un conflitto da soli contro un paese uscito dal medioevo: il Vietnam.
Ma non avendo alleati a cui vendergli le armi per portare a casa un po’ di oro, ebbero grosse perdite economiche. Così nel 1971, dopo circa ottanta anni, il bilancio degli Stati Uniti andò in passivo. A quel punto fu tolto il Golden Standard ed il prezzo dell’oro diventò libero sottostando alle regole del mercato.
Adesso hanno fatto una guerra farsa contro l’Iraq, anche qui hanno venduto niente ed allora, pur aiutando la loro industria degli armamenti, il dollaro ne ha risentito.
Ci sarà del petrolio da portare via, ma se ne prendono troppo questo cala di prezzo.
E’ un bel problema!
Non si deve avere paura per il futuro. I popoli sono così scemi che hanno già trovato il sistema di imbrogliarli, occorre solamente aspettare che tra un atto e l’altro gli attori abbiano il tempo di cambiarsi abito.

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