venerdì 2 maggio 2008

La lista dei contribuenti

L’elenco visibile in modo totale dei contribuenti è l’inizio di una nuova via politica.
Da circa 150 anni vi sono le ideologie create per dividere e distruggere i popoli.
Ormai il risultato è stato ottenuto, la facilitazione dei trasporti, l’abolizione delle distanze, la ragnatela di potere che avvolge il mondo in tempo reale ha messo le basi per consolidare l’eliminazione dei popoli attraverso la distruzione della loro cultura.
L’ideologia della sinistra aveva potuto portare avanti questo disegno operando coperta dalla facciata determinata dalla lotta tra le persone meno abbienti e chi vive nella ricchezza.
Il pensiero marxista è stato indispensabile per aumentare lo sviluppo del capitale.
La lotta di classe ha permesso maggiori entrate alle classi meno abbienti determinando l’aumento dei consumi e pertanto una maggiore base propulsiva alla ricchezza virtuale. Il consumismo permette la creazione della ricchezza che il sistema bancario gestisce nella sua totalità.
Senza questa spinta i detentori della ricchezza non avrebbero mai intrapreso autonomamente questa distribuzione dell’aumento del potere di acquisto
La famosa lotta tra gli operai e i padroni.
Nel secolo scorso a produrre la ricchezza era la produzione, questa era determinata dalla forza lavoro dei cittadini.
Il commercio dei beni di produzione e di servizio permetteva l’accumulo finanziario.
Oggi però la produzione non crea il capitale e il sistema si basa sulla ricchezza virtuale, il concetto del padrone che sfrutta è diventato obsoleto.
Dovendo morire l’ideologia di sinistra, in quanto ha ottenuto il suo scopo, è consequenziale che muoia la lotta di classe.
Se i popoli devono cessare di esistere è anacronistico continuare a dividerli in classi.
Negli ultimi anni è caduta la molla che determinava lo scontro sociale tra dipendenti e datori di lavoro. Questo tipo di lotta pare appartenente ad un tempo lontano.
Le ideologie, attraverso diverse interpretazioni, hanno creato la possibilità della nascita di innumerevoli correnti di pensiero che servono come maschera per giustificare la formazione di associazioni conosciute con il nome di partiti, atti a depredare le ricchezze prodotte dalla società.
Per far morire queste associazioni e arrivare al partito unico, è servito l’accantonamento della lotta di classe. La lotta è stata spostata verso una nuova formazione di cittadini, categoria non basata sulla ricchezza ma basata sulla possibilità della gestione del potere. Una categoria che intelligentemente, per meglio identificarla, è stata indicata col nome di casta. L’operazione si è risolta in modo eccellente.
I partiti sono stati assunti come unico simbolo di sperpero folle e di ruberie del denaro pubblico; pertanto hanno attirato su di se la indignazione dei cittadini che hanno benedetto la creazione di due soli partiti che però nel lungo cammino del trapasso hanno dovuto ancora avere una appendice.
La casta politica deve assolutamente cercare ridurre gli sperperi ma questo è impossibile, essendo l’esistenza della classe politica coagulata e sostenuta solamente attraverso il furto delle ricchezze dello stato.
Per la partitocrazia è la morte economica e perciò esistenziale se non si aumenta il gettito fiscale dei cittadini. Conseguentemente la sopravvivenza partitocratica si può ottenere solamente aumentando le entrate fiscali.
Ma questa operazione non può più essere risolta dalle istituzioni addette a questo controllo, in quanto non sono più in grado di risolverlo essendo infiltrate politicamente, e conseguentemente hanno un comportamento che lascia a desiderare.
Inoltre per aumentare il gettito fiscale che nel suo insieme è enorme è necessario sollecitare il consenso dei cittadini.
Cosi si evidenzia un nuovo ciclo, i cittadini non più divisi in classi attraverso il censo, ma secondo la loro attendibilità nell’eseguire il proprio compito di esborsatori di tasse.
L’elenco dei contribuenti ha lo scopo di determinare questa caccia all’evasore. Ognuno è a conoscenza di molti cittadini che conducono un determinato tenore di vita non giustificato dalla denuncia fiscale degli introiti.
Con tale distinta si crea un nuovo tipo di odio di classe e contemporaneamente si allarga un sistema poliziesco a livello totale.
L’elenco è arrivato nel momento esatto.
Non si poteva pubblicarlo prima delle votazioni perché avrebbe scatenato una corrente di riprovazione di tutti coloro che non vogliono come i propri affari siano evidenziati ed alla portata di tutti. Inoltre le votazioni erano improntate tra la lotta tra i cittadini e i partiti ed era non maturo ed inopportuno impostare altre divisioni.
Per la pubblicazione della lista è stato atteso che il ciclo determinato dalle votazioni avesse compiuto il suo ciclo. La sinistra è stata distrutta e i suoi voti sono stai divisi una parte nel grande partito ed in parte provvisoriamente nell’ultimo partito rimasto che recita in modo superlativo la parte del difensore dei popoli ossia la lega.
La destra è stata assorbita dal partito azienda e in cambio, per giustificare il suo annegamento, sono stati mandati dei segni calmieratori a chi ha perso il partito con le due nomine del Console romano e della presidenza della Camera dei deputati.
Nella medesima giornata di queste due operazioni è apparsa la lista. Con tempismo, che determina dei giustificati dubbi di combine, il tutto è stato oscurato.
E’ alla portata di tutti (in quanto la distinta è stata salvata) la base per iniziare la lotta all’evasione . Ogni cittadino viene trasformato in un possibile potenziale informatore dello Stato.
Però il potere centrale ha cercato di usare in modo intelligente questa lista per altri usi, secondo la solita moltiplicazione dell’uso di ogni operazione politica. .
Di tutti i milioni di nominativi che sono apparsi, uno solo è stato molto evidenziato, e si è usato la lista come megafono per farlo conoscere a tutti: è la denuncia fiscale annuale di quattro milioni di euro di Beppe Grillo.
Tale notizia, ingigantita dalla diatriba, serve egregiamente per ridimensionare e rendere meno credibile e meno sostenibile la operazione di antipolitica condotta dal comico.
La sua predicazione era servita a condannare i partiti ma ora, ridotti nel numero, non è più di utilità, è iniziato l’operazione per l’offuscamento della credibilità del grillismo.