martedì 13 maggio 2008

Che dollari abbiamo nel portafoglio?

Considerazioni sull’articolo “ Quegli strani dollari falsi” scritto da Maurizio Blondet.
In esso si parla di dollari falsi, pressoché perfetti, denominati in codice “ supernotes”.
Falsi con medesima carta, inchiostro e macchina stampatrice identica a quella delle zecche di Stato.
Il tutto viene spiegate con osservazioni non precise, nebulose accompagnate da un dovuto riserbo causa la pericolosità dell’argomento.
Per analizzarlo occorre fare il punto su cosa è il signoraggio.
Le banche centrali stampano le banconote con il costo di 3 centesimi di euro cadauna, poi le consegnano agli Stati e questi forniscono in cambio delle obbligazioni.
A questo punto i denigratori del signoraggio sostengono come le banche centrali guadagnano il valore della banconota in quanto dagli Stati si fanno rimborsare anche la stampa, non solo, ma per l’Euro, unico caso di moneta al mondo, si fanno pagare anche il copyright.
I difensori di questa colossale truffa, rappresentata dal signoraggio, invece affermano come le obbligazioni, non venendo poste nell’attivo nel bilancio della banca, non devono essere considerate come un utile.
E’ vero che tali obbligazioni non sono segnate all’attivo nel bilancio delle banche centrali, però permettono alle medesime di considerarle come un deposito, questo determina la possibilità di concedere dei crediti.
Non solo, con il trattato di Basilea 2, le banche, in linea teorica, possono imprestare fino a 50 volte il denaro che hanno in deposito.
Conseguentemente con il denaro virtuale in cassa e conseguente lecite concessioni di enormi prestiti, le banche possono ottenere degli utili, causa gli interessi, determinando ricchezze incalcolabili. L’unica difesa contro questi accumuli di ricchezza, affinché non creino degli sconvolgimenti, è rappresentata dalle perdite cagionate dal verificarsi delle continue perdite causa insolvenze. Fallimenti non di medio taglio ma di grandi volumi affinché non obblighino ad un superlavoro per contabilizzarli.
Più fallimenti grandi, uguale meno lavoro contabile per giustificarli.
Lo stampaggio delle banconote non crea una ricchezza continua ed inesauribile, perché sarebbe necessario che gli Stati incamerino in continuazione carta moneta, e queste richieste di valuta possono, per ragioni economiche talvolta rallentano.
Considerando come la truffa del signoraggio può durare al massimo ancora per una ventina di anni, si incomincia a pensare di trasformare questa possibilità di creare la ricchezza in presa diretta.
Ossia sostituirsi alle banche e stampare direttamente le banconote. Però l’immissione di un surplus esagerato di banconote determina una inflazione galoppante nello Stato o negli Stati in cui tali banconote hanno corso legale.
Bisogna stampare le banconote, usarle ma non farle entrare nel circolo dello Stato altrimenti in breve tempo salta tutto.
Per il dollaro vi è una grossa facilitazione.
La figura degli USA di potenza mondiale economicamente e militarmente invincibile, crea nell’immaginario della popolazione mondiale la persuasione che il dollaro sia l’unica moneta ad avere un futuro e pertanto essere l’unica da tesaurizzare.
Dato che metà della superficie terrestre appoggia la sua economia su banche e monete fornenti pochissime garanzie, causa la precarietà dei governi, molti milioni di persone tesaurizzano le banconote in dollari. Tesaurizzazione che può momentaneamente determinare dei passaggi causa il commercio spicciolo, ma rimangono sempre al di fuori dei confini degli Stati Uniti.
Queste banconote non creano negli USA aumento di liquidità che determinerebbe in breve tempo, in modo irreversibile, una svalutazione micidiale.
Qualcuno ha pensato di sfruttare questo mercato esterno della valuta americana: emettere dollari falsi.
La moneta falsa non richiede contabilità, controlli, debiti pubblici ma determina solamente pura ricchezza che deve rendere conto a nessuno, comprese le banche.
Se si legge l’articolo di Blondet si comprende che gli inchiostri, la carta, la macchina tipografica sono originali, pertanto i dollari falsi in questione sono stampati negli USA o con il loro aiuto.
Leggendo a fondo si capisce che però queste banconote non circolano negli Usa in quanto sono riconoscibili, e questo non viene spiegato chiaramente.
Ossia i dollari falsi girano solamente fuori dagli USA.
E questo perché?.
Forse perché le macchine che controllano la autenticità delle banconote dei dollari si basano sul controllo cromatico e i dollari falsi hanno gli inchiostri giusti.
Nell’articolo però si accenna a degli errori di stampa. Ossia in modo non chiaro si enuncia che i dollari falsi hanno una qualche imperfezione pressoché invisibile di stampa e su quella agiscono le macchine di controllo negli USA. Ossia macchine che non effettuano solamente il controllo cromatico ma hanno un programma in grado di porre in rilievo la piccola, insignificante e segreta modifica.
Stanno riempiendo il mondo di dollari falsi, si spinge tutti ad essere in possesso di questa moneta e molti milioni di persone tengono fuori del mercato questa valanga cartacea che immessa contemporaneamente creerebbe un crollo economico. Le banconote in dollari, fuori dagli Stati Uniti servono solamente per operazioni commerciali e passano da un possessore all’altro in via diretta.
Quando il tutto sarà maturo vi sarà il crollo e potranno avvenire sconvolgimenti non ancora prevedibili. Ecco una delle cause che permettono all’euro di essere supervalutato, molti hanno compreso e tesaurizzano gli euro. Però anche questa operazione è un imbroglio perché l’euro conserva un alto valore perché sono ormai molti a considerare il dollaro carta straccia.
Ma anche l’euro non è una moneta solida.
Piccolo pensiero: pensare alla Cina con i suoi crediti stratosferici in dollari. .

OSSERVAZIONI.
Quanto detto da Blondet ha una punta di fantascientifico. Potrebbe anche essere vero o non vero.
Se lo è il problema della stabilità mondiale è in pericolo. Se invece è solamente un problema ingigantito potrebbe essere uno delle miriadi di operazioni determinate da una volontà di screditare il dollaro.
Pertanto il problema sia vero oppure creato ad arte, comunque il finale sarà sempre tragico.