giovedì 14 febbraio 2008

Situazione previsioni elettorali a metà febbraio

14 febbraio 2008
Il disegno di queste votazioni è quello di permettere l’inizio di una radicale riforma, onde diminuire le spese di gestione dello stato, orma strangolato causa i problemi economici.
Eliminare tutti i partiti che fanno un riferimento specifico alle parole : destra e sinistra.
L’ultimo partito che si dichiara apertamente ideologico ha abolito il simbolo della falce e martello.
Lo scopo dei padroni delle finanze europee è quello di creare due grandi partiti; e con la vasta gamma di copertura elettorale con cui sono sostenuti, ricercare le riforme, senza dover temere la strumentalizzazione della parte avversa cavalcante gli aspetti negativi dei provvedimenti.
Anche dopo queste votazioni sorgerebbe il pericolo di una non sicura maggioranza; questo sarebbe la scusante necessaria per giustificare l’unione nel governo dei due partiti maggiori.
Nelle ultime votazioni del 2006 la CDL ottenne 155 senatori.
La legge elettorale in vigore stabilisce un numero di senatori da eleggere, il vincitore nella regione medesima ottiene il premio di maggioranza, e tutte le minoranze si dividono i senatori rimasti.
Con una proiezione alla luce della situazione di questo momento, nel Senato i seggi assegnati non si discostano di molto da quelli della ultima elezione.
Il concetto del calcolo di tendenza è stato basato su queste supposizioni.
Il Popolo delle Libertà ha un grande capacità di attirare dei voti aumentando la percentuale di voti, anche perché, nella sinistra in genere, vi saranno delle astensioni aumentanti automaticamente di riflesso le percentuali del PDL.
L’UDC non si è alleata con il PDL e questo ultimo ne soffrirà in parte; anche se non interamente, in quanto in una competizione bipolare, mascherata da bipartitica, diversi elettori saranno portati a votare i due partiti maggiori.
Si è pronosticato che la Sinistra arcobaleno avrà una forte flessione di voti, anche se dovrebbe avere un aumento di consenso grazie ai fuoriusciti dal vecchio PD che hanno seguito Mussi.
Ma le astensioni determineranno questa riduzione.
Il Partito Democratico, nella simulazione è stato invece ricavato dalla somma delle percentuali dei DS e della Margherita ottenuti nel 2006, aumentata in quanto molti votanti sono portati a votare un partito grande, non volendo disperdere i voti.
Inoltre si è calcolato l’aggiunta di Di Pietro che è stato ultimamente molto sponsorizzato televisivamente. .
L’UDC invece difficilmente riuscirà a mantenere le percentuali che ha avuto nel 2006, danneggiata da un eventuale intervento del movimento della Rosa Bianca e la non assoluta fedeltà dei suoi vecchi elettori. L’unica regione dove aumenterà le percentuali sarà in Sicilia.
La Destra di Storace, la Rosa nel pugno, i socialisti ed altri eventuali non sono stati considerati nella assegnazione dei seggi senatoriali in quanto non raggiungeranno, in nessuna regione, l’8% necessario per superare lo sbarramento.
Da tutto questo nasce il problema.
Il Popolo delle Libertà vincerà in tutte le regioni in cui si era affermato la CDL e pertanto il numero dei senatori conquisti rimarrà uguale.
Però il non incameramento dell’UDC pregiudica come poche saranno le regioni strappate dal Popolo delle Libertà al Partito Democratico erede del centrosinistra.
Queste conquiste determineranno un aumento di nove senatori.
Però esiste un problema: nelle regioni dove il Partito Democratico vincerà, il Popolo delle Libertà dovrà dividere i seggi della minoranza con gli eventuali seggi conquistati dalla Sinistra arcobaleno e pertanto diminuiranno i seggi senatoriali ottenuti in quelle regioni.
Così allo stato attuale il Popolo delle libertà rispetto alla CDL avrà solamente pochi senatori in più.
Troppo poco per affrontare le riforme.
Questa è la scusante basilare affinché Berlusconi e Veltroni , per salvare , a loro parere l’economia italiana, dovranno unirsi in un governo tecnico di emergenza.
Aspettiamo i sondaggi per confutare o confermare questi calcoli.