sabato 4 settembre 2010

Perchè LINEA FUTURO.....


Scopo di questo ente politico è di indicare la via onde liberare i cittadini italiani dal colonialismo che li opprime. Dopo la guerra del 1914-1918, necessaria per l’affermazione della ricchezza virtuale e la scomparsa della monetizzazione nobile come punto di riferimento dei rapporti commerciali, sorse il sistema della gestione del potere attraverso il consenso popolare allargato. Onde avere il consenso dei cittadini attraverso il voto si dovettero presentare dei progetti di sviluppo, di conduzione, di difesa. Questi erano il compendio di una agglomerato di idee che prendeva il nome di ideologia. Attraverso le ideologie, intese come momento aggregante, si sono create movimenti che assorbendole in parte o in toto hanno preso la denominazione di partiti in quanto, come enuncia la terminologia, servono a dividere in parti la popolazione. Queste organizzazioni, sfruttando la necessità di ricorrere al popolo per ottenere la consacrazione morale di gestire il potere, rafforzarono ed istituzionalizzarono lo sfruttamento. L’unica avvertenza è che i cittadini inviati dall’associazioni partitiche come propri rappresentanti in tutti i gangli del potere a tutti i livelli siano consenzienti del sistema di sfruttamento che viene progettato, attuato e conservato. La cultura della partitocrazia è consona al sistema che ha avuto il primo esempio storico di utilizzo delle popolazioni applicato dall’impero romano. Le società umane si modificano e si sfruttano ma non si distruggono perché altrimenti non possono essere utilizzate in seguito. L’unico compito dell’associazioni partitiche è di attuare uno sfruttamento sulla popolazione portato ai massimi livelli. Attraverso l’uso della ricchezza virtuale come fondamento della economia, oltre al prelievo fiscale, si è giunti ad addossare ai cittadini dei debiti che, oltre a creare nei creditori un fasullo sintomo di ricchezza, determinano una situazione di emergenza nell’elettorato in modo da poterlo gestire in modo continuativo ed assillante. Il sistema partitico si regge sui servizi resi alla popolazione e attraverso la non chiara contabilità della gestione del potere si ottiene uno sfruttamento sesquipedale delle risorse a livello statale. La perfezione dello sfruttamento consiste nel soddisfare in modo carente le esigenze primarie del cittadino come la sanità, l’ordine pubblico e la giustizia in modo che la tensione della popolazione, nel ricercare il miglioramento in questi campi, determina un consenso alla richiesta di una sempre maggiore pressione fiscale Oggi la pressione fiscale continua ad occupare lo spazio che aveva nei secoli passati conosciuto con il termine antico della mezzadria ossia il prelievo del 50% del reddito. Attualmente attraverso contabilità e controlli non facilmente verificabili si afferma, da parte delle forze governative, che il prelievo fiscale si aggira sul 45% del prodotto interno lordo. Qualsiasi partito o gruppo parificato, giunto al governo, continua a gestire il surplus del denaro che si riesce ad accantonare dopo aver gestito i servizi. L’organizzazione partitica sfruttando il concetto della burocrazia è riuscita ad ottenere delle creste di spesa e posti di impiego a tutti i livelli. Grazie ai numerosi enti pubblici e alle direzioni degli enti di servizi, si articola un sistema per cui qualsiasi partito a cui è stato dato la possibilità di emergere, in quanto ha accettato la formula, la intensità ed il volume dello sfruttamento raggiunto a livello nazionale, può trovare il suo spazio di rendiconto economico. L'affermazione di LINEA FUTURO consiste nel dichiarare che occorre sfatare, ridurre, svelare questa forma di spreco ed impossessamento del prodotto nazionale. Nel caso teorico che il potere e le sue clientele riducessero lo sfruttamento occulto a zero, per la gestione dello Stato, nell’aspetto attuale, sarebbe sufficiente una tassazione pari al 33% del prodotto interno lordo. Tuttavia considerando la natura umana dei cittadini a cui la partitocrazia si affida per avere dei propri rappresentanti in ogni punto del sistema direzionale a tutti i livelli, considerando il tipo di cultura lassista, edonistica e favorevole alla irresponsabilità propugnata in questi ultimi decenni si potrebbe considerare che attualmente la tassazione potrebbe essere accettata tra il 45% attuale ed il 33% citato. Praticamente la pressione fiscale in questo periodo di transizione, senza alterare il sistema dei servizi, potrebbe giungere al 39%. Questo è quando si propone LINEA FUTURO di presentare alla società italiana. Si ritiene non facile la diffusione di queste messaggio in quanto il progetto sarà osteggiato da quel 12/ 15 % della popolazione che vive lautamente grazie alla attuale gestione culturale partitocratrica dell’economia nazionale. Inoltre vi sono tra il 15% ed il 20% dei cittadini che ricavano utile dalla partitocrazia e non conoscono , o preferiscono ignorare come con la forte eliminazione degli sprechi, dei prelievi e del cattivo uso della ricchezza nazionale, avrebbero comunque uguale tenore di vita senza dovere fare i conti con la propria coscienza dovendo sostenere le consorterie partitocratriche.Occorre rivolgersi al 70% della popolazione che migliorerebbe la propria situazione sociale quando si applicherebbero le variazioni fiscali suggerite da LINEA FUTURO.

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