mercoledì 21 novembre 2007

BANDIERA BIANCA


Oggi 20 novembre 2007 dopo 50099 giorni dal 1870 a Roma sventola nuovamente bandiera bianca.
Il marchingegno creato dall’impero romano ed in seguito dalla Chiesa aveva creato una buona macchina per succhiare denaro.
Attualmente si è verificato un periodo di vacche grasse, non più sotto le antiche egide, essendo di moda la partitocrazia.
Non vi sono più i latini di una volta. Adesso vi sono degli sprovveduti provenienti da tutte le parti della penisola, autodidatti e con la pretesa di essere capaci di rubare.
Il rubare latino non è una improvvisazione è sempre stata una arte. I contemporanei sono ignoranti, credono sia sufficiente mettere una sonda nella ricchezza dello Stato e pompare.
Non ci sono più i ladri di una volta discendenti da Pompeo.
Roma attualmente ha accettato di far parte dell’Europa economica creata dalle banche. Ha continuato a rubare pensando che eventuali guerre, pestilenze e svalutazioni avrebbero appianato tutto. Il concetto della provvidenza applicato alla politica.
Invece non si fanno più guerre, non si può certo denominare guerra la operazione in Afghanistan, usata solamente a proteggere i coltivatori di mariuana, incapaci a soddisfare le esigenze del mercato. Ne tanto meno si verifica una svalutazione, la nuova moneta è mantenuta salda.
Le banche incassano inesorabilmente gli interessi. Però per rendere potente questa moneta le banche devono mettere sotto controllo la contabilità di oltre 25 Stati. Nessuno deve andare fuori dei limiti stabiliti.
E’ stata compiuta una eccezione per l’Italia in quanto non si poteva costruire l’Europa senza inglobare la più antica capitale di un impero europeo.
Il debito pubblico italiano è pari circa al 25% del debito pubblico europeo. La situazione non è preoccupante in quanto sarebbe sufficiente per ogni europeo pagare un surplus di tasse pari a mezzo euro al giorno ed il problema poco alla volta si risolverebbe.
Il vero problema è determinato da tutti gli Stati europei desiderosi di raggiungere la percentuale del proprio debito pubblico rispetto al Pil, come lo Stato italiano.
Ma se questo succedesse sarebbe il crollo della credibilità dell’euro. Adesso, dopo diversi anni di paziente aspettativa, la Banca Europea ha dato l’ordine perentorio a Roma di rientrare. Ma il governo romano non solo non ha diminuito i debiti ma ha adoperato il federalismo nel contrarne altri attraverso gli enti locali.
Per diminuire i debiti occorre risanare la situazione, occorre cambiare politica.
Il dominio della partitocrazia si regge sul furto, e negli anni si è selezionata in modo capillare una classe dirigente guazzante nel latrocinio, i partiti hanno costruito strutture interne ed esterne in modo da non intralciare il rastrellamento delle ricchezze.
Inoltre per avere la consacrazione di contrarre debiti, per poter aumentare le spese dello Stato in modo da poter lucrare con le tangenti, hanno inventato un numero considerevole di partiti onde cercare capillarmente il consenso.
Questa parcellizzazione ha creato come supporter un clientelismo feroce. Inoltre per un contratto fatto con la Mafia nel 1946, in seguito all’aiuto da questa fornito all’esercito alleato nel 1943, lo stato italiano ha abdicato quasi totalmente a raccogliere le tasse al Sud.
Dietro consiglio dei potentati economici mondiali la partitocrazia ha accettato nel 1993 di trasformare il sistema politico in bipolare. Però furbescamente si sono mantenuti i partiti fingendo solamente di stare uniti. Questo sistema era stato imposto perché si credeva che vincendo un polo questo avrebbe determinato una serie di drastici provvedimenti per risanare l’economia dello Stato.
Invece il sistema ha continuato imperterrito a macinare debiti, a creare clientele, a godere degli sprechi e delle tangenti di stato.
Si è cercato di far vincere la destra nel 94, poi la sinistra nel 96, poi nuovamente la destra nel 2001, infine con grande fatica far vincere la sinistra nel 2006.
La partitocrazia aveva trovato un sistema per giustificare la propria impossibilità di effettuare un risanamento. Il sistema permetteva a molti partiti di andare contemporaneamente al governo. Il loro elevato numero crea sempre la possibilità di esservi sempre un partito contrario alle riforme contro lo spreco. Ossia i poli avevano creato al loro interno un sistema sempre contrario a quelle riforme negative per il tenore di vita dei cittadini, determinanti un calo del consenso.
Perché la partitocrazia quando pensa di diminuire le spese non si riferisce mai a se stessa ma si rivolge sempre contro la società.
Non solo, abilmente nel 2006 si è votato con una legge elettorale determinante un minimo scarto tra vincitori e vinti, in modo tale che la possibilità di cambiare il sistema non si potesse effettuare vista la minima e precaria differenza di parlamentari.
I poteri forti mondiali hanno compreso come il bipolarismo non permette il sorgere di una forza riformatrice, ma questo si ottiene solamente attraverso il bipartitismo. Ossia i due partiti di base, con un sistema elettorale creato per la bisogna, non devono più avere la possibilità di emergere essendo i propri naturali alleati ridotti ad infinitesimali rappresentanze. Tuttavia necessarie affinché nessuno dei due partiti abbiano la maggioranza assoluta.
I due partiti impossibilitati si devono accordare per il governo.
Un esempio similare esiste in Germania, ecco perché attualmente si propugna il sistema elettorale tedesco che ha creato quel sistema di governo a cui sono obbligate a partecipare le due forze agenti su versanti ideologici avversi.
La Sinistra italiana ha creato uno dei due partiti, risultato ottenuto attraverso un lungo lavorio molte volte con grandi risvolti recitativi,.
La Destra, grazie al suo leader, recitante l’immagine del decisionista, in poche ore ha messo in campo un nuovo partito.
Il fatto che si siano creati i due partiti dimostra oltre ogni ragionevole dubbio l’intenzione di procedere in modo serio, il potere bancario europeo non ammette più tergiversazioni.
La partitocrazia deve fare il suo atto di contrizione ed incominciare a ridurre i megalattici sprechi.
Ed allora per far digerire la stretta economica, il manager della destra ha incominciato ha fingere di interessarsi dei cittadini, indicando come il partito da lui creato sia punto di riferimento al popolo italiano.
In quanto adesso il problema è impedire il sorgere di qualcuno che prenda le difese del popolo di fronte alle nuove situazioni economiche prodotte durante il risanamento. Infatti la situazione sarà dolorosa per i cittadini, perché la partitocrazia, pur trasformandosi non intende per nulla cedere o correggere il sistema di rapina attuale.
Per convincere la partitocrazia ad intraprendere la via del risanamento, il potere economico europeo ha iniziato una martellamento sugli sprechi dei partiti. Oggi è di sentore comune come la crisi economica delle famiglie è imputabile principalmente ai partiti.
Conseguentemente quando i due nuovi partiti incominceranno a stringere ne nascerà una reazione dei cittadini. Questi convinti dalla visione di come verranno diminuiti gli sprechi crederanno giunto il momento che il denaro risparmiato debba essere distribuito. Cosa impossibile perché le baronie di rapine continueranno imperterrite a proliferare.
Chi deve stringere la cinghia sono i cittadini.
Ed allora quella bandiera bianca deve avere una nuova interpretazione.
Non una resa dei partiti che non si arrenderanno mai.
Ma il segnale del via di iniziare a chiedere di avere nel portafoglio dei cittadini quanto si dovrà risparmiare.

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